Caricabatterie Portatile Migliore: Guida Alla Scelta

Ultimo aggiornamento su 23 Febbraio 2023
Caricabatterie portatile miglioreAndiamo ora a parlare del caricabatterie portatile, questi sconosciuti prodotti che ci permettono di ricaricare i nostri smartphone e tablet in mobilità la maggior parte delle volte, e in casi più rari possono servire anche in ambito professionale, previo prodotto compatibile, per riuscire a dare una marcia in più in termini di energia anche a fotocamere o videocamere, nel caso le batterie standard non siano riuscite a coprire tutta la giornata lavorativa e non.

Come vedremo anche un prodotto standard può riservare piacevoli sorprese, e tornare utile nei momenti più impensabili, contribuendo in maniera anche concreta al nostro flusso di lavoro e alla nostra produttività.

Nella scelta del prodotto da acquistare è molto importante anche vedere il lato accessori, dato che bene o male tutti i caricabatterie portatile oggi disponibili in commercio integrano funzioni di ricarica più o meno performanti, ragion per cui la differenza più marcata può essere rappresentata dalle funzionalità aggiuntive che possono garantire i vari produttori in forma diversa a seconda della società.

La scelta deve basarsi anche su un parametro di questo tipo, dato che oggi sul mercato troviamo disponibili i prodotti adatti alle esigenze più disparate. Scegliendo quello più adatto alle nostre esigenze rimarremo sicuramente soddisfatti sotto diversi punti di vista.

Confronto di caricabatterie portatili migliori

Table could not be displayed.
Capacità: quanta energia può fisicamente immagazzinare il Power Bank
Ricarica Rapida: presenza supporto per la ricarica rapida
Dimensioni: dato relativo alle dimensioni e alla facilità di trasporto

Come scegliere il caricabatterie giusto

Con che criterio faccio la mia scelta? La prima cosa di cui devo tenere conto è che il caricabatterie portatile deve corrispondere alle mie esigenze di ricarica, e volendo anche ad utilizzi di tipo saltuario.

L’esempio più concreto è quello relativo in primis alla mia vita di tutti i giorni, quindi teoricamente facendo riferimento ad un solo ciclo di ricarica che può servirmi se la batteria del mio telefono raggiunge la quota prossima allo zero.

Il caricabatterie può anche essere utilizzato a giornata in corso a seconda dei propri bisogni, perché per alcuni spegnere il telefono non è esattamente il top.

È comunque consigliato caricare il proprio telefono da spento, in modo da non utilizzare in modo eccessivo la batteria.

La pratica migliore è utilizzare il batteria portatile a telefono spento, beneficiando in questo modo delle prestazioni di ricarica, rapide o standard che siano, senza usurare la batteria.

Abilitando tra l’altro le opzioni di ricarica rapida, aiutati magari dalle prestazioni di ricarica superiori di alcuni caricabatterie, limiteranno al massimo l’intervallo di tempo in cui non saremo reperibili o non potremo utilizzare il nostro telefono. Il problema in questo caso è arginato senza giri di parole o altro.

Questi caricabatterie portatili per smartphone, a seconda dell’azienda produttrice e delle tecnologie associate, sono capaci di passare la propria energia alla batteria del telefono con una velocità che può essere anche tre volte maggiore di quella standard dei caricabatterie a muro.

Si tratta in soldoni di una batteria esterna con capacità superiore e a seconda dei casi può trattarsi di tre o quattro volte più grande di quella standard che è incluso nel nostro smartphone.

Tutto dipende dalla fascia del telefono e dalla capacità della batteria, che si può vedere sulla batteria stessa o sulla scheda tecnica del prodotto.

Perché comprare un caricabatterie

I motivi che ci portano all’acquisto di una batteria caricabatterie portatile possono essere diversi.

La maggior parte dell’utenza acquista questo caricatore portatile per pure esigenze dovute alla scarsa durata della batteria standard del telefono, che come detto è soggetta ad usura e dopo un po’ di tempo ha un calo di prestazioni.

Questo succede con tutte le batterie oggi disponibili sul mercato, dato che tutte sono agli ioni di litio.

Il litio compare anche nella batteria portatile caricabatterie, ma le diverse tecnologie applicate e la struttura di altro calibro garantiscono performance durature nel tempo.

Ecco perché un caricabatterie non è soggetto ad usura.

Con l’acquisto di un prodotto di questo tipo dunque non avremo più problemi relativi allo spegnersi del telefono durante la giornata, e volendo nemmeno riguardo la ricarica notturna, dato che come detto alcuni caricabatterie portatile hanno tecnologie di ricarica superiori, e permettono di passare energia alla batteria del telefono più velocemente rispetto ai caricabatterie standard.

Hanno questo pro dato che sono pensati sia per la ricarica a telefono spento sia per quella a telefono acceso, magari completamente sotto stress, da cui ne scaturisce un alto consumo di energia, di conseguenza la ricarica deve avere effetto, e bloccare la discesa del livello di carica.

Le motivazioni possono essere tante, ma credo che l’acquisto di un caricabatteria portatile sia non dico d’obbligo ma quasi per tutti, dato che spesso capita di non mettere il telefono o il tablet sotto carica costantemente ogni giorno, può capitare di dimenticarsi o che la batteria sia arrivata a sera con un buon livello di carica, pertanto si decide di lasciar perdere la carica e gestire il consumo il giorno successivo.

In casi di “emergenza” il power bank diventa fondamentale, perché da la carica che serve in qualsiasi momento ne abbiamo bisogno.

Conviene comprare un caricabatterie portatile?

Conviene comprare un caricabatterie portatileAndiamo dunque a capire con che criterio vado a scegliere o meno un power bank.

Come detto numerose volte si tratta di capire quali sono le mie esigenze e con che criterio vado a utilizzarlo.

Se il mio telefono è soggetto a problemi relativi alla durata della batteria e alla sua stessa resistenza, è bene andare a comprare dunque un power bank consistente a livello di di carica, perché già so che andrò a utilizzarlo molte volte.

In questo modo per esempio una volta a settimana vado a caricarlo e già so che starò a posto per i sette giorni successivi, senza problemi particolari o quant’altro.

Un power bank di qualità poi, come quelli da noi proposti, dispone di una batteria che non è soggetta a usura, quantomeno nel primo periodo di utilizzo, pertanto non avrò perdita di prestazione, e quando questo accadrà, si tratterà comunque di qualcosa di trascurabile.

Praticamente se ho una settimana di autonomia, la avrò tale e quale senza fronzoli, è bene precisarlo.

Grande o piccolo?

Le dimensioni contano fino ad un certo punto secondo me, dato che alla fine si tratta di quello che interessa a noi a livello di portabilità.

Personalmente non fa nessuna differenza portare un caricabatterie portatile bello grande con se anziché quelli piccoli sia nella capacità che nella dimensione, però potrebbe esserci chi fa di questa cosa un motivo concreto relativo all’acquisto.

Dipende da che ci portiamo appresso la mattina quando scendiamo ad esempio.

Se si tratta di uno zaino o quant’altro ovviamente non farà nessuna differenza portare qualcosa di leggermente più ingombrante, mentre dovendo portare il tutto in tasca beh lì ovviamente fa differenza.

Se so poi che con una doppia carica data dalla batteria standard più quella che mi porto esterna mi permette di arrivare fino a fine giornata senza problemi agisco di conseguenza, portandomi il caricabatterie tascabile completo, direttamente in tasca.

La scelta come deve avvenire?

Si tratta come sempre di qualcosa di puramente soggettivo sotto ogni punto di vista, quindi prendiamoci due minuti per riflettere relativamente a quello che ci interessa.

Praticamente si tratta di una scelta prettamente personale, ma sappiate che andando a comprare tra i prodotti da noi proposti, una cosa è garantita, ovvero che rimarrete soddisfatti sotto diversi punti di vista, lo precisiamo e lo garantiamo.

I prodotti da noi provati sono stati molto convincenti anche se messi sotto stress continuo, e hanno tenuto benissimo.

Il discorso del budget lo conoscete già, se vi avvicinate alla fascia successiva, spendete quel qualcosina in più per prendere un prodotto di qualità superiore e non ve ne pentirete minimamente, anzi rischierete di rimanere più soddisfatti dell’acquisto grazie magari a feature aggiuntive che il prodotto più economico non ha.

Badate sempre alla qualità e ricordo di tenere presente che comprare prodotti di marca è la regola, dato che con l’energia, specie sul telefono, non si scherza minimamente, ragion per cui l’alimentazione deve avvenire sempre al meglio. Gestirete voi al meglio il tutto poi.

Il caricabatterie migliore

Volendo consigliare un prodotto migliore, la scelta può ricadere sull’RAVPower RP-PB19 da ben 16750 mAh, praticamente uno dei caricabatterie portatile più capienti disponibili attualmente in commercio.

Con un prodotto di questo tipo potrete fare un mucchio di ricariche per qualsiasi dispositivo, che si tratti di smartphone o tablet fa poca differenza, ne farete un bel po’.

Non esiste comunque un caricabatterie migliore. Quello di cui ho appena parlato è il migliore di quelli analizzati sotto il punto di vista della capienza, ma ne abbiamo di altri tipi che magari possono immagazzinare un po’ di energia in meno, ma che al tempo stesso recuperano sotto altri punti di vista.

Qui sotto trovate una classifica dei caricabatterie portatili più competitivi secondo me.

L’RAVPower RP-PB19 oltre ad avere una capienza a dir poco esagerata promette durata e prestazioni di ricarica di alto livello.

Dato che la fuoriuscita di energia verso le batterie che va a ricaricare avviene con velocità superiore alla norma, e si può arrivare a prestazioni tre volte superiori, praticamente una scheggia.

Rapido a caricarsi e anche a scaricarsi dunque, e in entrambi i casi si tratta di un ottimo punto a favore per questo prodotto e per il produttore, leader di mercato che garantisce qualità dei componenti su ogni power bank immesso sul mercato, cosa non da poco.

Quali marche per un caricabatterie portatile?

Il discorso sulle marche è semplice e variegato, molto semplicemente dettato dalla sicurezza, di cui magari parleremo poi nel dettaglio, ora soffermiamoci però proprio sulla marca.

Conta davvero andare a vedere qual è il produttore del power bank che sto andando a comprare?

La risposta è ovviamente si, c’è poco da fare proprio in ambito di sicurezza, dato che andiamo ad alimentare le parti dei nostri dispositivi che sono più importanti, ed ecco perché in caso di sbalzi o simili avremo grossi problemi.

Tenere la “salute” del nostro dispositivo a posto non è un’opzione, è un must.

I problemi possono sorgere anche in prospettiva dopo un tot numero di utilizzi, e ovviamente cose di questo tipo sono da evitare.

Possiamo andare a scegliere tra tutte le marche utilizzate direttamente con un pizzico di critica andando a capire quali peculiarità offre ciascuna marca.

Tutte quelle consigliate sono ovviamente di livello e ognuna ha particolari tecnologie direttamente sui propri prodotti che li contraddistinguono e li differenziano l’uno dall’altro.

Differenze sostanziali

Praticamente un caricabatterie portatile Anker avrà determinate peculiarità rispetto a quello di qualche altra marca, magari andremo a vedere quante te quali porte andranno a trovare questo o quel tipo di argomentazioni a livello di carica erogata, con un determinato tipo di velocità o un determinato tipo di amperaggio a livello di erogazione.

Alcuni di quelli analizzati infatti permettono di caricare anche altri prodotti oltre ai classici telefoni o tablet, il che ovviamente va come punto a favore.

Andare a ricaricare ad esempio una telecamera esterna portatile, sia normale o ultra portatile come un Go Pro di qualsiasi tipo rappresenta un’ottima cosa, che aumenta ovviamente la versatilità del prodotto e gli permette di avere una cosa in più su cui contare tra i servizi offerti direttamente dal prodotto così come esce dalla scatola, out of the box.

Andiamo a valutare bene come sempre anche in ottica del nostro budget.

Tecnologie accessorie

Tratteremo l’argomento completo in un articolo a parte, ma basta pensare che le tecnologie accessorie di ogni power bank sono tutte di livello e devono secondo me condizionare in maniera concreta anche la nostra scelta.

Spesso oltre alla potenza concreta anche quello che offre in più in termini di prestazioni un determinato prodotto può avere più che peso sulla nostra opinione o sul prodotto che andremo quindi a comprare.

In fin dei conti tutti sono capaci di gestire al meglio la carica che può andare come detto da 3000 mAh e più di 20000 mAh.

Il come ciò avviene è importante a mio parere, e può andare effettivamente a differenziare un prodotto rispetto ad un altro, quindi andiamo a vedere quali sono le tecnologie e come viene erogata l’energia accumulata in questo o quel modo.

La marca è importante per motivi di sicurezza, fate bene attenzione quindi a comprare da venditori che garantiscono al meglio la qualità e l’originalità dei propri prodotti.

Come funziona un caricabatterie?

Come funziona esattamente un caricabatterie portatile? Andiamo ad analizzare quelle che sono le fasi di gestione del prodotto, andando a capire cosa mi permette di fare concretamente e come avviene la ricarica del mio smartphone o tablet che sia.

Dunque la prima cosa che devo andare a vedere riguarda la capienza della mia batteria esterna per cellulari.

Uno da 5000 mAh sarà diverso da un caricabatterie da 10000 mAh, il quale a sua volta sarà diverso da un caricabatterie da 20000 mAh e così via.

Ad un numero più alto di mAh corrisponde una capienza maggiore a livello di energia immagazzinata, permettendo in questo modo di fare più ricariche ai miei dispositivi con una ricarica singola del caricabatteria portatile.

Una volta acquistato collego dunque il mio caricabatterie portatile alla corrente e aspetto che esso si ricarichi, e mi rendo conto del livello di carica a seconda del prodotto grazie ai LED presenti sulla scocca o in alcuni casi grazie ad un display dedicato che ci mostra precisamente qual è il livello di carica del caricabatteria, in modo da regolarci sia a livello di tempo quando lo carichiamo, sia a livello di ricarica dei nostri dispositivi, andando a capire quindi quando occorre ricollegarlo alla presa elettrica e fargli svolgere un altro ciclo di ricarica.

Il caricabatterie da trasporto non fa altro che eseguire la stessa operazione che svolge la normale presa elettrica quando carichiamo il nostro telefono.

Praticamente si tratta di caricare la nostra batteria. È bene precisare che con la stessa carica di un caricabatterie portatile otteniamo più cariche per uno smartphone rispetto a quanto se ne possono ottenere per un tablet, dato che la capacità delle batterie di quest’ultimo tipo di prodotto è maggiore, non a caso i tablet sono anche pensati e concepiti per un utilizzo prolungato rispetto allo smartphone, e poi c’è fisicamente più spazio per inserire una batteria molto più capiente.

La sicurezza è importante

L’ambito sicurezza relativo alle ricariche è molto importante, è bene precisarlo e spendere qualche parola su questo argomento, perché spesso gli utenti trovano qualche power bank a buon mercato e lo acquistano credendo di risparmiare quel qualcosina, anche se poi così è, ma nel frattempo perdono dal punto di vista della qualità, il che può arrivare addirittura a nuocere al nostro telefono, tablet o dispositivo che andiamo a ricaricare con il caricabatterie portatile.

Non bisogna sottovalutare questo aspetto, ragion per cui andiamo ad approfondire perché è importante preservare la salute dei propri dispositivi.

Partiamo facendo lo stesso ragionamento relativo all’alimentatore che troviamo nei nostri computer.

Quando vado ad assemblare il mio pc, al momento di scegliere l’alimentatore esistono due scuole di pensiero.

C’è chi pensa, ovviamente sbagliando, che basta prendere un qualsiasi prodotto economico per gestire il tutto al meglio, e c’è chi sa poi che l’alimentatore è un componente fondamentale per la salute del proprio sistema, pertanto spende quel qualcosa in più per comprare un prodotto di livello che possa gestire al meglio tutto il pc che si va ad assemblare.

Non ci crederete ma per il power bank è la stessa identica cosa, e andiamo un attimino a capire perché.

Alla fine lo smartphone è un piccolo PC

Dunque partendo da questo discorso alla fine andremo a comprare con un pizzico di buon senso l’alimentatore buono, nel verso senso della parola.

Alcune volte succede che si compra un alimentatore cinese da un X numero di Watt totalmente fittizio, che alla fine è una sorta di bomba a orologeria direttamente nel nostro computer.

Basta uno sbalzo di tensione per andare ad alimentare male componenti che funzionano solo ad un determinato regime di voltaggio.

Quando succede che l’erogazione dell’energia subisce sbalzi improvvisi, o che in sintesi l’energia non deve arrivare come deve arrivare c’è poco da fare, il computer si frigge e i componenti si devono solamente buttare, perché diventano bruciati e irrecuperabili in una frazione di secondo.

Lo stesso ragionamento viene fatto appunto con gli smartphone, perché come detto sono dei piccoli PC, e alimentarli nel modo sbagliato può distruggerli sia in un attimo che lentamente.

La marca è importante

Ecco perché non conviene per niente comprare la cinesata di turno, perché anche se non nell’immediato, l’alimentazione sbagliata porterà ad un degrado come minimo della batteria, e solo se saremo fortunati non andrà a intaccare la componentistica interna del telefono o tablet che sia.

Gestire in questo modo la carica è totalmente sbagliato, e quindi è da ricordare che comprare componenti di livello è un must, non solo per il power bank, ma in generale quando si parla di energia e non solo.

Ovviamente non è richiesto di sborsare un patrimonio intero eh, precisiamolo, ma basta che il prodotto che andiamo a prendere sia di livello.

Teniamolo a mente e salvaguarderemo la vita della nostra batteria, del telefono e del resto che andremo ad alimentare con il caricabatterie portatile.

Quanto contano le dimensioni di un caribatterie portatile?

Con che criterio andiamo a decidere quale power bank comprare in relazione alle dimensioni di quest’ultimo?

Cerchiamo di analizzare e andare a capire cosa ci interessa di un power bank, di questo caricabatteria portatile e che tanto andiamo cercando e tanto cerchiamo di capire quanto può esserci utile.

Oltre alle marche di riferimento, che tratteremo in un articolo a parte, conta il fattore dimensione e portabilità.

Molto semplicemente si tratta di capire che tipo di ingombro mi da il power bank e quanto di questo ingombro sono disposto a “sopportare” per portarmi appresso una batteria di riserva.

Dunque la prima cosa riguarda la potenza, che può andare da 3000 mAh e più di 20000 mAh, il discorso poi è relativo alle cariche e a quanto durerà il mio power bank, c’è poco da fare.

Con un caricabatterie che supera di poco i 3000 mAh o insomma è in quella fascia teniamo presente che faremo un numero limitato di ricariche prima di doverlo ricaricare, mentre con quello più grande ovviamente potremo beneficiare di un numero di ricariche maggiori direttamente dalla stessa ricarica. Ovviamente tutto ciò si traduce in ingombro.

Le dimensioni contano…o no?

Veniamo dunque alla portabilità, precisando che in un altro articolo dedicato tratteremo l’argomento relativo alla durata e alla “resistenza” delle batterie di un power bank. Praticamente si tratta di come scendiamo.

Per chi non può proprio fare a meno di un caricabatteria portatile il discorso è di comprare sia uno piccolo piccolo come quelli indicati su sia uno di quelli prestanti più “ingombranti” volendo, in questo modo saremo coperti in qualsiasi situazione senza problemi di sorta.

Quelli più piccoli entrano comodamente in tasca, lo sappiamo, e possiamo in questo modo tenerli sempre con noi per qualsiasi evenienza e nel caso quando meno ce l’aspettiamo rimaniamo senza carica, quindi non dico che averli è un must, ma poco ci manca, specialmente se il nostro telefono ha cominciato a perdere in termini di prestazioni della batteria, precisiamolo perché molte volte, specie con i modelli entry level, la fine che fanno è questa.

Stiamo tranquilli una volta acquistato il caricabatterie?

La risposta è ovviamente si, staremo tranquilli senza problemi di sorta e riusciremo ad arrivare tranquillamente a fine giornata, in modo da dimenticarci i problemi relativi alla durata della batteria.

Precisiamo dunque che l’acquisto di un prodotto di questo tipo è indicato per tutti i tipi di utenza e ci permette di riuscire a gestire al meglio la nostra giornata lavorativa e di svago in ottica telefono e volendo anche tablet.

Alla fine se ci possiamo portare qualcosa appresso come zaini o borse il power bank grande ha più che senso di esistere, perché portarcelo non ci da ingombro.

Viceversa se non ci sono né zaini né altro quello piccolo in tasca risolve il problema e quindi abbiamo risolto.

Prodotti Particolari

Esistono anche prodotti particolare in questo campo, anche se si può facilmente pensare che il discorso sui caricabatterie portatile sia banale, cosa che effettivamente non è.

È infatti curioso andare a vedere cosa offrono oggi alcuni dei leader di mercato: si parla di EasyAcc e Anker.

Queste due aziende hanno infatti a listino due prodotti davvero curiosi: l’Anker Solar 14W e l’EasyAcc Solar da 15000 mAh.

Come suggerito dal nome si tratta di due caricabatterie portatili che vanno ad energia solare.

Una categoria di prodotto che è curiosa ma allo stesso tempo di nicchia sotto certi punti di vista.

Il primo pro di questi prodotti riguarda chiaramente il lato ecologico che hanno dalla loro parte.

Utilizzandoli praticamente avremo un impatto ambientale pari a zero.

L’accumulatore EasyAcc ha una batteria interna, pertanto possiamo caricarlo praticamente in ogni momento, basta che ci sia il sole.

Il prodotto Anker invece va collegato direttamente al dispositivo da caricare, dato che non dispone di un accumulatore interno.

Questi prodotti sono pensati anche per scenari di utilizzo a loro modo “estremi”.

Dal viaggio nella savana, quindi in situazioni in cui non possiamo nemmeno avvicinarci ad una fonte di elettricità perché fisicamente non c’è, fino al contesto in cui si va in vacanza in campeggio o magari al mare, dove comunque, seppur per un lasso di tempo molto più breve, non disponiamo di una presa elettrica a portata di mano, ragion per cui possiamo utilizzare questi caricatori.

Stesso discorso vale per il viaggio. Sono comunque caricabatterie da considerare quando si fa la propria scelta.

Le tecnologie accessorie

Andiamo ora a parlare di tutte quelle tecnologie che definisco come accessorie in un power bank.

Praticamente si tratta di tutto quel di più che va ad aumentare le prestazioni del mio prodotto e mi permette in questo modo riuscire al meglio a spremere la componentistica interna del mio caricabatterie portatile.

Molto semplicemente questa serie di caratteristiche va a migliorare anche in maniera drastica quelle che sono le prestazioni standard di erogazione di energia da parte delle porte del mio prodotto, ragion per cui tutto deve essere calibrato e in nessun modo andare a danneggiare quelle che sono le parti collegate e alimentate dei telefoni o tablet che andiamo a ricaricare.

Partiamo dall’esempio più semplice, ovvero quei power bank che permettono di avere a disposizione dell’utente la funzionalità di ricarica rapida, ovvero quella che permette in un arco di tempo molto stretto di riuscire a gestire al meglio la carica a disposizione e di convogliarla in una manciata di minuti all’interno della batteria.

Prassi di questo tipo alcune volte sono controproducenti e danneggiano le batterie che ricevono questa “scarica”, ma appunto nel caso di un power bank di marca, di telefoni che supportano tale tecnologia non andremo minimamente ad “attaccare” la salute della batteria.

Importanti? Non poco…

Con telefoni e batterie che supportano tale tecnologia abbiamo la possibilità di ricaricare molto velocemente la nostra batteria, e quindi anche un power bank diventa un acquisto da valutare anche per coloro che dispongono di telefono top di gamma con funzione di ricarica particolare e batteria particolarmente prestante.

Molto semplicemente basta pensare che casomai ci si dimentica di ricaricare o si raggiunge la fine della carica prima del tempo, bastano una manciata di minuti fermi con ricarica veloce attiva e si recupera anche metà della batteria in mezz’ora.

La tempistica ovviamente dipende dal modello del telefono e dalle tecnologie del produttore, ma con questo esempio si rende perfettamente l’idea.

Non si tratta solo di compatibilità poi, dato che sono gli stessi produttori di power bank che garantiscono sicurezza nell’erogazione e non solo di energia anche a ritmi che vanno al di sopra di quelli dei caricabatterie standard.

Il tempo è importante

Può fare la differenza in termini di portabilità e di ingombro.

Con funzioni di questo tipo teniamo il telefono fermo o spento direttamente meno tempo, ragion per cui magari mentre ci fermiamo, o programmando la fascia oraria di utilizzo, riusciamo tranquillamente a gestire il ciclo di ricarica del nostro telefono o tablet che sia senza problemi di sorta o altro.

Usiamo come sempre il power bank con un pizzico di criterio per la batteria e non riscontreremo mai problemi.

Raggiungendo la fine del ciclo di carica la batteria si ricarica meglio e tende a mantenere anche a lungo andare lo stesso tipo di prestazione che aveva quando ha cominciato a “lavorare”.

Il discorso è quello, come sempre un pizzico di buon senso non guasta mai e permette di far rendere al meglio e lavorare appunto al meglio quello che ci offrono questi prodotti.

Conclusioni

Il caricabatterie da trasporto è uno di quei prodotti che da qui a poco tempo non mancheranno a molte persone, chiunque prima o poi avverte il “bisogno” di possederne uno.

Se non siete convinti nell’acquisto dei modelli più grandi, il consiglio è di optare per una delle soluzioni più piccole, magari da 3000 mAh o simili, in quanto permettono una ricarica completa, ma non sono eccelsi nelle prestazioni, sarà quindi come caricare il telefono direttamente alla presa a muro.

Aiutati magari dalla funzione di ricarica rapida riusciremo però ad ottenere prestazioni più soddisfacenti, è bene precisarlo.

Tutto dipende un po’ dai vostri bisogni e dal concetto di caricamento che avete, nonché dalla frequenza.

Facendo l’esempio con un caricabatteria da 15000 mAh, andrete a caricarlo meno volte rispetto ad uno da 3000 mAh, perché il prodotto più capiente permettendo di fare più ricariche si scaricherà meno facilmente, e di conseguenza manterrà le prestazioni anche più a lungo, a differenza dell’altro tipo di caricabatterie portatile che sarà più soggetto ad usura.

Il pro relativo ai più piccoli è relativo alla portabilità, potete portarli anche in tasca, dato che sono veramente piccoli.

Quelli più grandi stanno nel palmo di una mano, non parliamo di bestioni, però bisogna precisare che son più grandi, a voi la scelta.

Averlo sempre a portata di mano sarà un grosso vantaggio, e ci permetterà di smettere di preoccuparci della possibilità che la batteria si scarichi a giornata in corso, evento che per alcuni è quasi un dramma.

Avere il telefono sempre operativo è basilare al giorno d’oggi, dato che facendo anche l’esempio più banale avere la batteria scarica in caso di emergenza può essere davvero determinante, e chiamare in questo caso qualcuno diventa di importanza fondamentale. Problema dunque risolto con un caricabatterie portatile senza alcun problema.