Tradizionalmente utilizzate per creare siepi di barriera a prova di bestiame e bastoni da passeggio Shillelagh irlandesi, le piante di prugnolo sono comuni nelle isole britanniche. Oggi le sue bacche sono ancora utilizzate per creare conserve e prugnole, mentre i rami densi e spinosi forniscono un rifugio essenziale e sicuro per molti uccelli.

Panoramica

  • Nome scientifico: Prunus spinosa
  • Nome/i comuni: prugnolo, prugnolo, prugnolo
  • Famiglia: Rosacee
  • Origine: autoctono
  • Habitat: margini dei campi, aree boschive
  • Mesi di fioritura: da marzo a maggio

Dove puoi trovarli?

Il Prunus spinosa è originario dell’Europa e dell’Asia occidentale, sebbene possa essere trovato anche in Nord America e Nuova Zelanda. Tradizionalmente utilizzato nelle siepi per creare efficaci barriere a prova di bestiame, è anche una specie popolare da utilizzare come siepe di sicurezza.

Le piante di prugnolo si trovano più spesso ai margini dei campi, dove gode del pieno sole, accanto alle aree rocciose, arbustive o boschive. Vive in terreni umidi con un buon drenaggio.

Distribuzione

Il prugnolo (Prunus spinosa) è una pianta molto comune e può essere facilmente individuata in tutto Italia.

Che aspetto hanno le piante di prugnolo?

Il cespuglio di prugnolo è un grande arbusto deciduo, che può crescere fino a circa un metro e mezzo di altezza, condizioni permettendo. Ha una corteccia molto scura, quasi nera e rami estremamente densi e spinosi con lunghe spine, da cui il nome comune di prugnolo.

Lascia

Le foglie delle piante di prugnolo sono di forma ovale e lunghe circa due o tre centimetri. Snelli, sono più larghi sopra la loro metà, misurano tra 1-2 cm di larghezza e terminano con una punta appuntita.

Le foglie di prugnolo hanno un aspetto leggermente rugoso e hanno un margine seghettato. Le foglie si aprono dopo che il cespuglio è fiorito e puoi vedere chiaramente le spine della pianta tra le foglie.

Fiori

I fiori di prugnolo sbocciano all’inizio della primavera e possono essere piuttosto uno spettacolo. I cespugli sono apparentemente ricoperti da un numero enorme di minuscoli fiori bianchi, che forniscono una prima fonte di nettare e polline per gli insetti.

Piccoli, con un diametro di circa 1,5 cm, i piccoli fiori bianchi sono costituiti da cinque petali. Si verificano singolarmente o in coppia, li troverai per l’intera lunghezza degli steli.

Frutta

Le bacche sono conosciute come “prugnole” e compaiono in autunno. Rotonde, le prugnole sono di colore nero-bluastro, quasi viola scuro e larghe circa un centimetro. Hanno una grossa pietra, non molta carne e un rivestimento leggermente ceroso. Le creature della fauna selvatica amano mangiare la frutta.

Perché è pericoloso?

Mentre il prugnolo è stato usato per secoli nella medicina tradizionale, oltre che come aroma per bevande e cibo, non dovresti consumarne foglie, noccioli o steli. Queste parti contengono acido prussico, noto anche come cianuro, una tossina letale.

A parte i pericoli di ingerire qualsiasi parte di questa pianta, a parte la carne commestibile dei suoi frutti, le spine di prugnolo possono essere molto più pericolose di quanto gli venga dato credito. Questo è uno dei motivi per cui rende una pianta da siepe così popolare. Con il tempo, le siepi di prugnolo diventano praticamente impenetrabili e le spine lunghe e molto affilate della pianta tendono a staccarsi sotto la pelle dove possono diventare settiche.

Le bacche di prugnolo sono commestibili?

Sì, il frutto delle bacche, o prugnole, è commestibile. Le prugnole sono ancora oggi utilizzate per fare marmellate e vino, così come lo sloe gin, un liquore a base di gin, zucchero e prugnole.

Quando vengono raccolte, le prugnole sono molto aspre, quindi non si gustano al meglio crude. Tradizionalmente si raccomanda che il periodo migliore dell’anno per raccogliere le prugnole sia dopo le prime gelate, quando sono più mature e le bucce si spaccano con il freddo per una migliore infusione di sapori. In alternativa, puoi raccoglierli prima, se sono maturi e succosi, e metterli semplicemente nel congelatore per ottenere lo stesso effetto.

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