Scarpe Antinfortunistiche Migliori: Leggere, Basse, Alte

Ultimo aggiornamento su 23 Febbraio 2023
Scarpe antinfortunistiche miglioreMolti di noi hanno sentito parlare delle calzature che sono definite antinfortunistiche, ma pochi sanno esattamente di quanti e quali tipi ne esistono.

In generale, quando si pensa alle scarpe di questo tipo si immaginano scarponi con punte in acciaio o con suole antistatiche molto pesanti e scomode e destinate solamente ai muratori o agli elettricisti.

In effetti, questa è l’idea che mi ero fatta anch’io prima di cominciare a svolgere le ricerche necessarie a scrivere il mio articolo.

Durante il corso delle mie ricerche ho però scoperto che il mondo di cui fa parte questo tipo di calzature è molto più ampio e, come potrai vedere anche tu, se continuerai a leggere, riserva anche alcune sorprese piacevoli.

Confronto fra le migliori scarpe antinfortunistiche

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Tipo: per scarpa si intende una calzatura bassa; per stivale va intesa una scarpa un po’ più alta che ha lo scopo di proteggere anche la caviglia;
Classificazione: classificazione in base agli standard di riferimento;
Peso: il peso riportato è quello indicato dal rivenditore;

Innanzitutto esistono almeno tre tipi di scarpe che possono essere considerate appartenenti a questa categoria:

  • Di protezione: il termine scarpe di protezione è utilizzato per riferirsi alle calzature che includono un rinforzo all’interno della punta, la cui caratteristica principale consiste nel fatto che non si rompono se un peso fino a 20 Kg lanciato da 0,5 m di altezza dovesse cadere sul piede di chi le indossa;
  • Di sicurezza: la particolarità di questo tipo di calzature è praticamente la stessa di quella delle calzature di protezione; l’unica differenza è data dal fatto che non si rompono se il peso di 20 Kg in questione cade da un’altezza doppia, ossia 1m;
  • Da lavoro: sono definite da lavoro le scarpe che non comprendono un rinforzo all’interno della punta, ma che sono comunque considerate DPI (Dispositivi di Protezione Individuale), per cui hanno in ogni caso lo scopo di proteggere il lavoratore con caratteristiche come l’impermeabilità o l’impossibilità di scivolare mentre si cammina.

Come spiegherò meglio più avanti, le scarpe di protezione e quelle di sicurezza possono anche avere caratteristiche aggiuntive, come ad esempio una suola antistatica o una lamina anti-perforazione.

Classificazione delle calzature antinfortunistiche

I Dispositivi di Protezione Individuale come le calzature di sicurezza sono stati resi obbligatori in Italia nel 1994. Prima che la legge cambiasse, l’uso di questi dispositivi era a discrezione del lavoratore, per cui non tutti li indossavano. Inoltre, erano soprattutto utilizzati dagli elettricisti e dagli operai edili, perché i rischi che il loro lavoro comporta sono davvero alti.

Uno dei motivi per cui questo tipo di calzature era evitato quando si riteneva che ciò fosse possibile è dovuto al fatto che inizialmente si trattava di oggetti davvero scomodi e pesanti da indossare. Oggi, d’altra parte, il progresso raggiunto dalla tecnologia ha consentito di produrre calzature molto più comode e leggere. Un notevole sviluppo hanno avuto, ad esempio, i puntali, che prima erano prodotti in acciaio, ma che oggi sono fatti di alluminio o di materiali di diverso genere, come ad esempio la fibra di vetro, ma che consentono ad ogni modo di mantenere la caratteristica della robustezza necessaria per proteggere chi indossa questo tipo di scarpe rinforzate.

Le calzature di protezione sono per lo più realizzate in diversi tipi di pelle animale, ma ne esistono oggi anche alcuni tipi approvati dalle associazioni di animalisti perché utilizzano solo materiali sintetici.

Per quanto riguarda la suola, infine, che è, probabilmente, il componente fondamentale di questo tipo di scarpe, il materiale più utilizzato è la gomma, spesso costituita da poliuretano compatto.

Non tutte le scarpe che hanno le caratteristiche sopra descritte possono essere considerate Dispositivi di Protezione Individuale. Al contrario, gli unici tipi di calzature che possono ricevere tale classificazione sono quelle provviste di un marchio che ne attesta la conformità assoluta con tutte le normative di riferimento.

Il marchio in questione è quello CE, che si ottiene dopo aver verificato che le calzature rispondano a tutti i requisiti di legge, che fanno capo a standard europei diversi in base al tipo, allo scopo e al materiale.

Senza addentrarmi in una suddivisione che risulterebbe indubbiamente noiosa e che non è lo scopo di questo mia articolo, ecco un breve schema riassuntivo del modo in cui questo tipo di calzature di protezione viene classificato:

  1. SB: questa sigla significa “sicurezza base” e indica le calzature che sono conformi solamente ad alcune caratteristiche generali, comuni anche a tutte le altre calzature di sicurezza;
  2. S1 ed S1P: sono scarpe che offrono una sicurezza base, ma che hanno anche una suola antistatica (S1) e una lamina il cui scopo è quello di evitare che la calzatura possa essere perforata (S1P);
  3. S2: per quanto riguarda questo tipo di scarpa, la caratteristica peculiare è che la parte che ricopre il piede dev’essere realizzata in modo da poter resistere all’acqua per almeno 60 minuti senza che l’acqua stessa penetri all’interno;
  4. S3: sono scarpe del tipo S2 che sono anche, però, provviste della lamina di protezione contro la perforazione;
  5. S4 ed S5: queste scarpe sono dotate della caratteristica di essere impermeabili al 100%. Ciò significa che l’acqua non deve mai bagnare il loro interno, indipendentemente dal tempo di esposizione. La S5 comprende anche la lamina anti-perforazione.

Ciascuna di queste categorie può avere caratteristiche aggiuntive evidenziate anche da altre sigle.

Calzature e scarpe di sicurezza migliori

Poiché esistono davvero molti tipi diversi di calzature che hanno lo scopo di proteggere il piede sul posto di lavoro, ho fatto alcune ricerche e alla fine sono riuscita a selezionare cinque prodotti che considero i migliori in assoluto.

I criteri che ho seguito per fare questa selezione sono stati diversi, ma mi sono limitata a categorie di appartenenza medio-basse. Ho poi fatto un confronto fra diversi prodotti che avessero caratteristiche simili a livello di materiali, robustezza e leggerezza e, infine, ho verificato a quale fascia di prezzo appartenessero, per poter fare un confronto con la qualità offerta.

Questi prodotti appartengono ad aziende più o meno specializzate in scarpe di protezione e sono i seguenti:

COFRA Mod. Running Petri S1 P SRC


La Cofra è un’azienda italiana specializzata in indumenti e scarpe da lavoro, che opera dal lontano 1938. Ciò garantisce un’esperienza molto ampia nell’ambito della produzione di scarpe, che con il tempo sono diventate scarpe di sicurezza.

Questo modello appartiene alla categoria S1 P che significa che include una suola antistatica e una lamina anti-perforazione. La sigla SRC indica, invece, il fatto che queste calzature sono anche resistenti contro lo scivolamento.

La tomaia è realizzata interamente in nylon, per cui questo tipo di scarpe sono anche classificate come “vegan”, perché non contengono alcun prodotto di origine animale. Nonostante non sia realizzata in pelle, però, questa scarpa offre un’ottima garanzia di traspirazione, per cui è anche antibatterica.

La suola è realizzata in poliuretano ed è stata progettata anche in modo da assorbire gli urti mentre si cammina. L’aderenza al suolo è molto elevata.Il puntale è in alluminio, mentre la lamina interna è realizzata in materiale non metallico. Tutte queste caratteristiche ne fanno una scarpa davvero comoda, particolarmente adatta per chi fa anche gli straordinari.

Impressionante il rapporto qualità/prezzo, in quanto questa scarpa può essere acquistata su amazon.it per meno di 55 Euro.

Diadora Glove Polvere


Tutti noi abbiamo sentito nominare la Diadora almeno una volta nella vita. Si tratta, infatti, di un marchio famoso per la produzione di scarpe soprattutto sportive. La linea Diadora utility è, invece, specializzata in abbigliamento antinfortunistico.

Le scarpe Glove sono realizzate in colori diversi; in questo caso il colore è definito “polvere”. La categoria di appartenenza è, di nuovo, la S1P, senza altre caratteristiche aggiuntive. Il materiale della tomaia è il vitello scamosciato, per cui è altamente traspirante.

Il rinforzo anteriore è realizzato in alluminio, cosa che offre una garanzia di leggerezza. Queste scarpe hanno anche un plantare interno traforato che offre una comodità superiore ed è rivestito da una pellicola in poliuretano che lo rende impermeabile.

Resistenti agli idrocarburi, si tratta di scarpe antistatiche con una lamina interna anti-perforazione flessibile e un ottimo assorbimento degli urti, soprattutto sul tallone. Il design della suola garantisce comfort e stabilità a chi le indossa.

L’unico piccolo difetto è il prezzo, che, infatti, è leggermente superiore ai 100 Euro. Se però decidi di investire in queste scarpe sarai ripagato dall’alta qualità, oltre che dalla loro comodità. Non per niente si chiamano Glove, perché aderiscono al piede e sono morbide esattamente come un guanto.

GOODYEAR – G4000 S1P HRO


La Goodyear è un’azienda americana fondata nel 1898, che tutti conoscono sicuramente come produttrice di pneumatici per i veicoli. In effetti, sono rimasta molto sorpresa dal fatto che oggi produca anche calzature di protezione.

La scarpa scelta da me è al momento venduta su amazon.it a un prezzo che supera di poco i 50 Euro. Nonostante ciò, si tratta di un prodotto di qualità elevata.

Questo prodotto appartiene alla categoria S1P HRO, il che significa che protegge il piede dal calore per contatto. Ciò è reso possibile dal modo in cui è realizzata la suola, che è in gomma ignifuga testata per resistere a una temperatura di 300°C per un minuto. Come si vede, quindi, l’azione di isolamento dal calore offerta da questa scarpa è davvero efficace.

L’unico piccolo neo di questo prodotto è costituito dal fatto che il puntale è in acciaio, per cui il peso di queste scarpe non è fra i più leggeri, ma è anche uno degli elementi che contribuiscono a mantenere il prezzo su livelli contenuti. La tomaia è realizzata in pelle.

In conclusione, questa è una scarpa consigliabile per chiunque desideri spendere una cifra più che accettabile senza, però, rinunciare alla solidità e all’estetica.

Sterling Safetywear Cobalt

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Questo è l’unico stivale che ho deciso di includere nell’elenco delle mie cinque scarpe da lavoro preferite. Il primo motivo di ciò riguarda la categoria di appartenenza: la S3, per cui questa calzatura dev’essere impermeabile ed anti-perforabile. A paragone con la categoria di cui questa scarpa da parte, ha però un prezzo che ho trovato quasi shoccante perché è al di sotto dei 50 Euro!

L’unico problema che ho avuto è che non sono riuscita a trovare nessuna indicazione sul peso di questa scarpa. Considerando, però, che è interamente non-metallica, dev’essere certamente molto leggera, anche perché il materiale di cui sono costituiti il puntale e la lamina interna è il composito.

La tomaia è di ottima qualità, essendo realizzata in nabuk, ossia in cuoio scamosciato, per cui è anche traspirante. L’estetica è davvero molto gradevole.

Questo stivale comprende, infine, un plantare, anch’esso traspirante.

La suola è in gomma EVA (Etilene Vinil-Acetato) antistatica, è antiscivolo su macchia d’olio ed è caratterizzata da un ottimo assorbimento degli urti.

Safety Jogger KRONOS


La scarpa che ho scelto per chiudere questa mia breve rassegna è prodotta dalla Safety Jogger, un’azienda specializzata in calzature sportive che produce anche scarpe protettive. Ciò che mi ha colpito immediatamente di questo modello è l’eccellente rapporto qualità prezzo, che in questo momento si aggira solamente intorno ai 30 Euro su amazon.it.

L’altro punto a favore di queste scarpe riguarda la gamma delle taglie disponibili: dal numero 36 al 47, cosa che le rende adatte sia agli uomini, sia alle donne. Il nome di queste scarpe deriva dal fatto che sembrano scarpe da corsa che consentono quasi di correre contro il tempo, Kronos, appunto. Sono anche esteticamente molto belle.

La categoria di appartenenza è la S1P; la suola è antistatica con un elevato assorbimento degli urti sul tallone. Il materiale utilizzato è il poliuretano ed è anche resistente alle abrasioni e agli idrocarburi. La tomaia è realizzata in pelle impermeabile all’acqua e al vapore. Include una lamina anti-perforazione.

L’unica pecca di questo prodotto specifico è che non si tratta di una scarpa leggerissima rispetto ad altre dello stesso tipo. Ad ogni modo, può essere perfetta per te se fai un lavoro in cui non devi camminare per molte ore di seguito.

Obbligo di indossarle: chi ce l’ha?

Secondo il Codice Civile italiano, il datore di lavoro è tenuto ad adottare tutte le misure necessarie per proteggere la salute dei lavoratori in base alle norme vigenti, ma anche “in base all’esperienza”. Ciò significa che, in mancanza di leggi specifiche, è necessario prevedere tutti i rischi connessi all’attività lavorativa in base al buon senso e provvedere ad eliminarli.

Quando tali rischi non possono essere evitati dopo aver cercato in tutti i modi di prevenire la loro insorgenza, scatta l’obbligo per i lavoratori di indossare i Dispositivi di Protezione Individuale.

Nel caso delle calzature di sicurezza, ciò vuol dire che l’obbligo di indossarle si ha ogni volta che, per svolgere un lavoro, si è esposti a rischi prevedibili come, ad esempio, scosse elettriche, schiacciamento del piede, perforazione della scarpa da parte di oggetti appuntiti, esposizione del piede ad agenti corrosivi, ustione per contatto con superfici a temperature molto elevate e così via, per evitare i quali è già stato fatto tutto il possibile. Considerando il fatto che, in base al tipo di lavoro svolto, nella maggioranza dei casi è praticamente impossibile eliminare tutte le cause di eventuali lesioni ai piedi, l’obbligo di indossare scarpe protettive esiste quasi sempre.

La legge prevede, anche, che il datore di lavoro faccia tutto quanto è in suo potere per imporre ai lavoratori quest’obbligo e vigilare affinché non sia violato. Inoltre, è sempre il datore che deve mettere i Dispositivi di Protezione Individuale stessi a disposizione di propri dipendenti.

In passato era piuttosto frequente che un lavoratore che preferisse evitare di utilizzare le scarpe antinfortunistiche presentasse al proprio datore un certificato emesso dal proprio medico con il quale documentava una qualche impossibilità a indossare le calzature di protezione sul posto di lavoro. I motivi di ciò erano spesso dovuti al fatto che tali calzature erano molto scomode e pesanti e non permettevano la traspirazione, per cui, in effetti, potevano creare problemi ai piedi.

Ad ogni modo, oggi tali problemi sono stati ridotti quasi interamente dall’uso delle nuove tecnologie che consentono l’impiego di materiali leggeri e traspiranti. Oltretutto, anche quando si verificano problemi ai piedi causati dalle scarpe di protezione, il datore mantiene l’obbligo di far indossarle ai propri dipendenti in ogni caso. Invece, al lavoratore stessi spetta il compito di trovare eventuali espedienti come, ad esempio, l’uso di un plantare supplementare o di una scarpa fatta su misura con l’aggiunta dell’adeguata omologazione, per fare in modo che il problema sia risolto o limitato al massimo. In tal caso, anche i costi sono a carico del lavoratore.

Se, dopo avere adottato tutte le possibili precauzioni, il problema causato ai piedi dalle calzature di protezione sussiste, esistono due tipi di soluzioni:

  • Il lavoratore può chiedere un esonero dall’obbligo di indossare i DPI firmando, però, un documento in cui rinuncia a richiedere al proprio datore il risarcimento dei danni che potrebbero derivare dal fatto di non avere indossato le calzature di sicurezza;
  • Il datore di lavoro può decidere di trasferire il lavoratore in un reparto diverso, dove i rischi prevedibili di infortuni al piede siano inesistenti.

Scarpe di sicurezza, scarponi o stivali antinfortunistici?

Scarpe antinfortunistiche da giardino
Le calzature di protezione contro gli infortuni al piede sono suddivise in quattro gruppi principali:

  • scarpe basse: si tratta di scarpe che proteggono esclusivamente il piede;
  • scarpe alte o stivali: in questo caso la scarpa è più alta e arriva a proteggere anche la caviglia. In alcuni casi, gli stivali possono arrivare fino al ginocchio;
  • sandali: sono definiti sandali le scarpe che non prevedono una chiusura tramite lacci, ma utilizzano una cinghia in velcro che può essere aperta facilmente;
  • zoccoli: sono scarpe aperte con chiusura sul retro tramite una cinghietta, utilizzati soprattutto in ambiente sanitario o nelle cucine dei ristoranti e hanno per lo più una funzione antiscivolo.

Calzature comode e leggere: criteri da considerare: Al di là della forma, le scarpe di protezione hanno tutte alcuni elementi in comune che andrò ad elencare qui sotto. Conoscere questi elementi è fondamentale se si vogliono scegliere le scarpe più adatte al proprio caso. Queste caratteristiche sono anche ciò che determina le differenze di prezzo fra i diversi modelli di scarpe antinfortunistiche.

Il Puntale

Si tratta di un rinforzo applicato, come dice il nome, in corrispondenza della punta della scarpa, che ha lo scopo di proteggere le dita del piede da urti e schiacciamento.

Fino a non molto tempo fa, la punta delle calzature di sicurezza era rinforzata in modo esclusivo utilizzando l’acciaio. Per quanto si tratti di un materiale indubbiamente robusto, l’acciaio è anche un metallo piuttosto pesante. Oggi, i puntali sono realizzati con materiali altrettanto resistenti, ma molto più leggeri.

La lamina anti-perforazione

Si tratta di una lamina inserita all’interno della calzatura che, come dice il nome, ha lo scopo di proteggere il piede dagli oggetti che potrebbero trapassare la scarpa, come ad esempio i chiodi.

Anche in questo caso, questa lamina può essere realizzata in acciaio o in altri materiali. L’unico vantaggio offerto dall’acciaio è che il suo costo è davvero basso, ma questo metallo rende la scarpa rigida e pesante. I nuovi materiali utilizzati per produrre scarpe di protezione che costano un po’ di più offrono molta più resistenza a parità di peso e rendono la scarpa flessibile. Un altro svantaggio dell’acciaio è che non riesce a coprire tutta la pianta, ma solo l’85%, a differenza degli altri materiali che offrono una copertura totale.

La calzata

Si tratta di una caratteristica che è spesso confusa con la misura della scarpa. La misura delle scarpe si basa sulla lunghezza del piede; invece, la calzata si riferisce alla sua larghezza. Considerando che una calzata standard per una scarpa da uomo corrisponde al numero 10, oggi le aziende che producono le scarpe di protezione hanno introdotto la calzata 10 e ½ e in alcuni casi addirittura la calzata 11.

Indossando le scarpe per lungo tempo stando in piedi, infatti, il piede tende a gonfiarsi. Una calzata più ampia garantisce un maggior comfort al lavoratore.

Il materiale della tomaia

Si definisce tomaia la parte di una scarpa che ricopre il piede. In generale, è realizzata in pelle, ma esistono oggi anche scarpe la cui tomaia è prodotta con materiali artificiali. Alcuni materiali hanno lo scopo di rendere la scarpa traspirante; altri, di renderla impermeabile. Altri ancora, infine, proteggono il piede dagli acidi o dal calore per contatto.

La suola

La suola è uno degli elementi più importanti delle scarpe di protezione, perché non solo dev’essere robusta e leggera, ma può anche avere diverse funzioni come quella antiscivolo, antiacido, anti-abrasione e antistatica. Il materiale più usato è il poliuretano compatto. Le scarpe che devono proteggere dal calore come quelle, ad esempio, degli asfaltatori e dei saldatori, sono invece realizzate in gomma nitrilica.

Calzature di protezione per l’uomo e per la donna

Scarpe antinfortunistiche donne
Il numero sempre maggiore di donne che svolgono lavori che in passato erano territorio esclusivo degli uomini, ha portato alla necessità di creare modelli di calzature di sicurezza che siano adatti anche alle donne. Oltre a realizzare misure più piccole, i produttori di queste scarpe hanno dovuto anche adottare alcuni accorgimenti diversi per quanto riguarda i modelli da donna. Conoscere la certificazione e la sigla di appartenenza di una calzatura di protezione non è un criterio sufficiente per fare la scelta giusta quando devi acquistarne un paio. I modelli e le tipologie esistenti sul mercato sono, infatti, tantissimi. Per evitare di sbagliare, è bene tenere presenti alcune caratteristiche tecniche.

Qui di seguito cercherò di darti alcuni consigli che potrai trovare utili per poter scegliere le scarpe di protezione che fanno al caso tuo, indipendentemente dal fatto che tu sia un uomo o una donna.

I due gruppi principali in cui dividere le scarpe antinfortunistiche sono i seguenti:

  • Scarpe da cantiere, per i meccanici e per l’industria;
  • Scarpe dove è necessario proteggere il piede, ma i rischi sul lavoro sono minimi.

Nel primo caso, la protezione offerta dev’essere totale, per cui la scarpa deve avere almeno un puntale e poi, in base alla classificazione richiesta, deve comprendere una lamina anti-perforazione e una suola adeguata. La tomaia dev’essere impermeabile.

Una curiosità che ho notato durante le mie ricerche è che questo tipo di scarpe ha quasi sempre un colore simile alla sabbia o alla terra, molto probabilmente perché tende a sporcarsi facilmente.

Altre caratteristiche da valutare

In base al lavoro che si fa, è anche molto importante considerare la flessibilità della scarpa. Ciò è il caso, ad esempio, di un lavoro che costringe a stare per molto tempo piegati o inginocchiati. Una scarpa rigida, in questo caso, potrebbe provocare non pochi problemi.

Ho già evidenziato come i materiali utilizzati oggi consentano la flessibilità adeguata alle calzature di sicurezza, pur garantendo la caratteristica di essere anti-perforabili. Uno di questi materiali si chiama kevlar, ed è una fibra resistente anche al calore che è persino utilizzata per produrre i giubbotti antiproiettile. Le scarpe che contengono una lamina anti-perforazione in kevlar hanno in genere un peso attorno ai 500-600 grammi, ed offrono un’evidente comodità a chi le indossa.

La leggerezza delle scarpe è anche data, come già evidenziato, dal materiale di cui è fatto il puntale. Un materiale oggi molto usato per realizzare i puntali delle calzature di protezione è il composito, che è un materiale in fibra di vetro. È molto utilizzato, però, anche l’alluminio.

Le scarpe che sono prodotte in base alle tecnologie moderne sono più costose di quelle tradizionali. Se però si pensa che il peso delle calzature di sicurezza può essere anche aumentato dal materiale della tomaia e dalla suola, oltre che dalla loro forma – scarpa bassa o stivale – si comprende quanto sia importante puntare il più possibile sulla comodità alleggerendo le parti che è possibile alleggerire.

Una categoria a se stante è data dalle scarpe unisex, che pure esistono e che uniscono caratteristiche delle scarpe destinate agli uomini insieme ad altre appartenenti alle calzature destinate alle donne.

Come scegliere le calzature di protezione femminili

Al di là del fatto che è difficile che le scarpe da uomo siano realizzate in un numero inferiore al 40, la prima considerazione da fare è che, comunque, ad esempio, un numero 37 da uomo non corrisponde a un numero 37 da donna. Esiste, infatti una differenza fondamentale fra le scarpe destinate al pubblico femminile e maschile, anche a parità di numero. Questa differenza è data dalla calzata che, se per le scarpe da uomo è una calzata 10 per le scarpe standard, per le donne è una calzata 8. Esistono anche scarpe da donna con calzata 10, ma in generale i piedi delle donne sono meno larghi e più snelli di quelli degli uomini, anche a parità di numero. Una calzata troppo grande risulterebbe, inoltre, in un movimento esagerato del piede all’interno della scarpa, creando un eccessivo attrito della pianta e altri problemi.

Un altro fattore da considerare è la leggerezza. Tranne rare eccezioni, la muscolatura maschile è più forte di quella femminile, per cui, a parità di pesantezza della scarpa, le donne tendono a stancarsi più facilmente a livello di gamba e di piede. Le scarpe di sicurezza femminili realizzate con le tecnologie moderne tengono conto di questo, per cui il peso medio si aggira intorno ai 400 grammi.

Infine, anche se non ha a nulla che vedere con le caratteristiche di sicurezza di per sé, esistono scarpe destinate alle donne che sono anche esteticamente più belle e utilizzano colori vivaci come, ad esempio, il rosa.

Calzature di sicurezza eleganti?

Quando si pensa alle scarpe di protezione da indossare sul lavoro, vengono subito in mente gli scarponi indossati dagli operai edili o dagli elettricisti la cui caratteristica principale non è certo l’estetica. Seppure questo tipo di calzatura antinfortunistica sia indubbiamente il più diffuso, esistono anche molti altri ambienti in cui sia necessario proteggere i piedi.

Abbiamo già parlato degli zoccoli usati negli ospedali e dei sandali che, non avendo lacci, sono adatti in tutti i casi in cui le stringhe delle scarpe potrebbero impigliarsi e causare infortuni.

Esistono però alcuni casi in cui, seppure sia necessaria una protezione, bisogna anche mantenere una certa eleganza. È il caso, ad esempio, di ambienti di lavoro come hotel, ristoranti, musei e così via, dove è richiesta la protezione dei piedi con puntali e suole antiscivolo, ma dove anche l’estetica dei lavoratori, che spesso indossano un’uniforme, riveste un ruolo importante.

Per questo motivo, sempre più aziende hanno cominciato a includere, nella loro gamma di scarpe per la protezione sul lavoro, alcuni modelli molto belli da vedere.

Questi modelli sono realizzati in colori scuri come il nero, il blu notte o il marrone testa di moro. La linea della calzatura è la stessa delle scarpe da sera, al punto che la differenza con le calzature non di sicurezza non si nota, se non dopo un attento esame della suola.

Allo stesso tempo, però, queste scarpe includono un puntale che è realizzato con materiali leggeri come il già menzionato composito. La leggerezza è, infatti, un altro fattore molto importante nel caso di questo tipo di scarpe, soprattutto se si considera che lavorando in un hotel o in un ristorante si sta in piedi e si cammina per molto tempo. È stato calcolato che una persona che lavora in un ristorante durante un turno di 10 ore percorre una media di 30 Km! Immagina le conseguenze che deriverebbero dall’indossare un paio di scarpe scomode per tutto quel tempo.

Questo tipo di scarpa elegante può essere acquistata indipendentemente dalla categoria di appartenenza; ne ho trovate anche, ad esempio, di appartenenti alla categoria S3, ossia impermeabili e munite di lamina anti-perforazione che, ovviamente, è flessibile.

Per le categorie inferiori, un’altra caratteristica importante per chi lavora nel settore terziario e necessita di indossare una scarpa di protezione è la traspirabilità. Sempre per i motivi che ho spiegato poco fa, immagina di dover indossare una scarpa che non traspira per tutto quanto il giorno. Al di là del probabile odore sgradevole, bisogna considerare che il sudore potrebbe spaccare la pelle del piede e favorire la formazione di piaghe. In questo caso, il materiale più adatto per realizzare la tomaia è la pelle fiore di prima qualità.

Infine, la suola dev’essere rigorosamente antiscivolo, specialmente per chi lavora in un ristorante. Il materiale più utilizzato in questo caso è il poliuretano, poiché non è necessario proteggere la pianta del piede dal contatto con il calore.

Per concludere, oggi è davvero possibile indossare scarpe di protezione eleganti che siano di alta qualità ed efficaci allo stesso tempo, sapendo che la propria sicurezza sarà comunque salvaguardata in ogni momento, ma senza rinunciare al comfort.

Considerazioni finali

Con questa mia carrellata sul mondo delle calzature per la sicurezza sul lavoro ho cercato di mettere in evidenza le varie tipologie di scarpe protettive insieme alle caratteristiche che devono avere in base alla classe di appartenenza. Subito dopo, ho evidenziato le parti che le compongono e i materiali di cui sono fatte. Ho poi parlato un po’ degli obblighi che derivano dall’indossarle e ho cercato di spiegare la differenza fra le scarpe protettive da uomo, da donna e unisex.

Il fatto di svolgere le ricerche per questo mio articolo mi ha anche permesso di selezionare i cinque prodotti che secondo me sono i più validi al momento sul mercato.

In genere, mi piace immaginare di dover essere io stessa ad acquistare uno dei prodotti che descrivo e alla fine sono sempre in grado di fare la mia scelta. Stavolta però, questo è un compito difficile perché i cinque prodotti che ho recensito non possono essere paragonabili fra loro nel complesso. Infatti, non solo appartengono a classi diverse, ma ho anche elencato un tipo di stivale insieme a quattro tipi di scarpe basse.

Ad ogni modo, le scarpe da me descritte sono tutte di ottima fattura e ho cercato di evidenziarne i pregi e i difetti quando mi è capitato di trovarne alcuni. Se ti piace un tipo in particolare fra quelli che ho elencato nella mia top 5 ma la categoria non corrisponde a quella che devono avere le scarpe che devi indossare sul posto di lavoro, ti consiglio di visitare amazon.it dove troverai molti altri modelli di calzature di protezione delle stesse marche.

Ti auguro, infine, di poter trovare la scarpa di protezione che fa per te e spero di esserti stata utile.