I rasoi a mano libera sono dotati di una lama fissa che viene detta anche rigenerabile in quanto è pensata per essere riaffilata periodicamente. Spesso vengono chiamati anche “rasoi a serramanico” perché i modelli più diffusi dalle nostre parti hanno la lama che è possibile ripiegare all’interno del manico stesso. Sono noti anche perchè sono i classici rasoi da barbiere.

Il rasoio a mano libera è stato il principale metodo di rasatura all’inizio del Novecento, attualmente però è più diffuso l’utilizzo dei rasoi elettrici e dei rasoi di sicurezza. Tuttavia il rasoio a mano libera mantiene tuttora un segmento di mercato che è costituito principalmente da appassionati di questo tipo di rasatura, vi sono anche relative comunità dove trovare recensioni di prodotti, consigli e suggerimenti sui modelli più usati, utilizzo e manutenzione. Tutt’oggi ci sono ancora produttori di rasoi a mano libera, a livello artigianale e a livello industriale (specie in Germania), nel Nord America e in Asia (specie in Giappone).

Un accessorio per veri appassionati

Il rasoio a mano libera richiede una maggiore attenzione durante la rasatura e un’accuratezza nella manutenzione che consiste nell’affilatura regolare e periodica su pietra per affilare e nell’utilizzo della coramella che mantiene pulito e il filo della lama. Il rasoio a mano libera o a serramanico è costituito da diverse parti principali che sono innanzitutto le guancette, che sono le due parti principali che formano il manico che protegge dalla lama una volta richiusa.

Nei moderni rasoi sono materiali plastici o di legno (pregiato in certi casi). In passato si sono utilizzati anche materiali come l’avorio, la celluloide e l’osso. Poi c’è il perno che è il piccolo rivetto dove ruota la lama per farla richiudere nel manico. Il codolo o appoggiadito che è la parte del rasoio che funziona come leva per aprire il rasoio o come da appoggio durante la rasatura. L’impugnatura che è la parte del rasoio prima della lama.

Sembra una semplice lama, ma…

Si impugna con le prime dita della mano e con il pollice, spesso è zigrinata per rendere la presa più salda. A volte presenta delle scritte incise con il nome del produttore, modello del rasoio o dei semplici motti. C’è poi lo stabilizzatore, una parte trasversale rispetto alla lama dove questa si unisce all’impugnatura. Singolo, doppio oppure anche assente, esso ha la funzione di ridurre le vibrazioni della lama e evita che essa possa flettersi. Il bisello, una parte della lama molto sottile in corrispondenza del filo tagliente.

La costa, detta anche dorso, è la parte della lama opposta al filo. Essa ha due funzioni principali: irrigidire la lama durante l’uso e consentire una corretta affilatura del rasoio. Infatti, la lama viene messa sulla pietra da affilare appoggiando costa e bisello. Lo spessore della costa determina l’angolo di bisellatura. Infine la punta che è la parte finale della lama. Essa può avere diverse fogge in cui il punto di raccordo può essere più o meno arrotondato.