Se sei alla ricerca del tuo nuovo prodotto, allora sei arrivata nel posto giusto, perché in questa guida troverai tutte le informazioni necessarie per scegliere quello più adatto alle tue esigenze. Personalmente non vendo piani cottura, quindi non mi interessa venderti un modello specifico, ma attraverso i miei consiglio, vorrei chiarirti l’idea sul funzionamento, i prezzi e i consumi di questo usatissimo elettrodomestico, in modo che poi sia solo Tu a scegliere quello giusto per te. Nella tabella che segue, inizio con il mostrarti qualche genere in vetroceramica a funzionamento elettrico, in modo che tu possa dare già un primo sguardo ai prodotti disponibili sul mercato.
Indice
Si suddividono in due grosse categorie: radiante e alogeno. In questo paragrafo vedremo come funzionano i primi, i tipi a funzionamento radiante. Questo riscalda, tramite la corrente elettrica, una resistenza di forma circolare, che si trova al di sotto e che solitamente è realizzato in vetroceramica di colore nero (successivamente vedremo anche le caratteristiche di questo materiale). La regolazione del colore, nei piani classici, viene controllata attraverso le manopole, ma quelli più moderni sono dotati di un display elettronico Touch Control.
Essendo un piano elettrico, è chiaro che più aumentiamo il calore generato dai bruciatori e più alto sarà il consumo energetico. Questa soluzione è l’ideale per chi in cucina non ha la conduttura del gas. Il calore generato dalla resistenza, attraverso il dispendio di energia elettrica, scalda dapprima la vetroceramica, che poi, per contatto, trasferisce il calore alla pentola. Ovviamente, questo passaggio comporta anche una notevole dispersione del calore, infatti, si calcola che solo il 47% dell’energia assorbita viene trasformata in calore. Un buon piano di cottura elettrico radiante, scalda un litro di acqua in una pentola in circa 8 minuti.
Vantaggi e svantaggi. Partiamo dagli elementi positivi. Essendo un piano elettrico, si eliminano i rischi legati al gas. La superficie dei fornelli elettrici è completamente piatta, quindi si elimina il pericolo di ribaltamento della pentola. Infine, non abbiamo più a che fare con ugelli intasati, come accade con i bruciatori a gas. Veniamo alle note dolenti. Rispetto ai piani a gas, quelli elettrici sono più costosi, non possiamo utilizzare qualsiasi tipo di pentola, ma solo quelle con fondo perfettamente piatto, e il 47% di energia sfruttata, in fondo in fondo, comporta un costo di gestione più elevato rispetto a un piano cottura a gas.
Come detto nel precedente paragrafo dunque, in commercio troviamo anche i piani elettrici alogeni. Questi sono, ovviamente, sempre alimentati a corrente e il loro funzionamento è affidato a delle potentissime lampade alogene infrarosse ad altissima efficienza. Solitamente, sono impiegate due lampade per ogni “fuoco”. Queste vengono sempre poste sotto al piano in vetroceramica, che per effetto “di contatto” trasmettono il calore prima al piano e poi alla pentola. A differenza dei piani radianti, questi sfruttano meglio l’energia assorbita, trasformando in calore circa il 58% dell’energia.
Questo avviene perché essendo luci a infrarosso, il calore che trattiene il piano in vetroceramica è inferiore e dunque si ha un rendimento maggiore. In questo caso, sempre la nostra famosa pentola di acqua che contiene 1 litro di acqua, invece di riscaldarsi in 8 minuti, si riscalderà in 7 minuti. Sembra poco, ma se facciamo due calcoli, significa che ogni 8 volte che scaldiamo l’acqua, una è in omaggio, rispetto a quello radiante. Occorre acquistare un tipo di pentolame specifico per questa tipologia di fornelli elettrici, con fondo completamente piatto e opaco, non va bene quello lucido. Questo perché il fondo lucido rifletterebbe la luce infrarossa, non consentendo di scaldare efficacemente la pentola.
Vantaggi e svantaggi. Come al solito, partiamo con le buone novelle. Quelli alogeni non presentano la fiamma e i rischi che essa comporta, compreso lo stesso discorso del gas. Anche in questo caso si evita il rischio di ribaltamento della pentola, essendo tutto completamente piatto e i tempi di cottura sono più rapidi rispetto ai piani radianti. Infine, anche qui nessun otturazione degli ugelli. Passiamo alle note negative. Il prezzo è più elevato dei piani a gas, ma simile a quelli radianti. Le pentole devono avere un fondo particolare, non tutte sono adatte. Il costo di gestione resta più alto rispetto ai fornelli a gas, nonostante sia migliore di un piano radiante.
Sono molti i vantaggi legati ad un piano elettrico, come la pulizia e manutenzione, la sicurezza e i rischi minori di gestione. Tuttavia, come per tutte le cose, esistono anche diversi svantaggi. Sicuramente, che siano essi radianti o alogeni, sono indispensabili per coloro che non posseggono in cucina la canna del gas, tuttavia, si potrebbe anche optare per un tipo a induzione, per questo motivo bisogna capirne perfettamente le differenze tra i due modelli, come faremo tra poco. Non posso certo dirti a questo punto, che un piano è migliore di un altro, ma posso dirti, vista la mia piccola esperienza, quali secondo me, sono attualmente i modelli migliori in commercio:
Si tratta chiaramente di un’opinione personale e spassionata. Nulla ti vieta di cercarti un altro modello, che meglio si adatti alle tue caratteristiche. In fondo i modelli più adatti alle mie esigenze, ad esempio, hanno un design piuttosto moderno. Ma se possiedi una cucina dallo stile classico, nulla vieta di trovare un modello che rispecchi meglio lo stile della tua cucina. Ripeto, la nostra guida non è qui per fare chissà quale opera di convincimento, ma solo per fornirti quanti più consigli possibile per organizzare meglio le tue idee e chiarire quale possa essere il modello migliore per te.
Per comprendere perfettamente il ruolo e le caratteristiche di un genere in vetroceramica, è bene fare qualche considerazione su questo materiale, che è uno dei più resistenti al calore. Si tratta di un materiale che si ottiene con un processo detto “cristallizzazione controllata”, che al termine del processo, unisce il vetro con comuni materiali ceramici: un prodotto altamente resistente al calore e alle altissime temperature, duro, molto semplice da pulire e soprattutto, questo per noi donne, molto bello da vedere! In considerazione di tutto ciò, una parte massiccia della produzione della vetroceramica viene destinata alla realizzazione di piani cottura, elettrici o a induzione.
Solitamente, i piani cottura in vetroceramica, che siano essi a induzione o elettrici, prevedono l’uso da 3 a 5 zone di cottura, che vengono evidenziati con cerchi concentrici. A parte qualche eccezione, i comandi sono rappresentati dalle classiche manopole a vista nei piani elettrici, mentre in quelli a induzione, sono più diffusi i comandi Touch Control. Nelle versioni più moderne, questi comandi sono a sfioramento, quindi basta poggiarvi il dito sopra per regolare qualsiasi impostazione. Ovviamente, il prezzo da pagare per tanta tecnologia, è più alto rispetto ad uno normale in acciaio inox.
Abbiamo già parlato ampiamente dei piani elettrici, radianti o alogeni, nei precedenti paragrafi, perciò, per meglio comprendere le differenze con un piano a induzione, andiamo ora a descrivere le caratteristiche di questi ultimi. Innanzitutto, proprio come succede con i piani elettrici, anche quelli a induzione richiedono un certo tipo di pentolame, ma ancora più specifico, poiché il fondo dovrà essere in acciaio o in ghisa (con prevalenza di materiale ferroso). Se una pentola è o meno compatibile con un piano a induzione, lo si vede dal simbolo riportato sulla confezione.
A differenza dei piani elettrici, quelli a induzione funzionano mediante delle bobine speciali, poste sempre sotto la vetroceramica, che crea un campo magnetico, la cui corrente riscalda direttamente il fondo della pentola, quindi riducendo la dispersione e velocizzando i tempi di cottura. L’alimentazione, inoltre, si interrompe nel momento in cui il recipiente viene tolto dal piano. Sotto l’aspetto della sicurezza, possiamo dire che qui siamo un passo ancora più avanti rispetto ai piani elettrici, poiché oltre ad eliminare tutti i rischi legati al gas e alla fiamma, si evita anche di riscaldare il piano cottura, perché il calore viene generato solo all’interno della pentola.
Come è facile intuire, sono assolutamente bandite le padelle in vetro o qualsiasi tipo di vassoio in terracotta o metalli sintetici. Tuttavia, se poggiamo un tegame su questo piano che non ha un fondo ferroso, tutto ciò che può succedere è che il suo contenuto non si riscaldi, tutto qui. Tuttavia, se il piano è acceso e poggiamo su di esso stoviglie di materiale ferroso, queste potrebbero essere scambiate per una normale pentola e di conseguenza il piano le riscalderebbe, con il rischio di bruciarsi quando le andiamo a riprendere a mani nude. Come puoi vedere, quindi, come in ogni caso, anche per i piani a induzione sono da considerare vantaggi e svantaggi. Quindi alla fine quale sceglierai?
Il consumo dei piani di qualsiasi tipo, in termini di bolletta e in vetroceramica, dipendono dal tipo di alimentazione e dall’efficienza del sistema riscaldante. Detto questo, i piani elettrici di nuova generazione, che siano essi radianti o alogeni, seppur con un ridotto consumo energetico rispetto al passato, a conti fatti consumano ancora di più rispetto ai tradizionali fornelli a gas, tenendo anche in considerazione i costi energetici in Italia, sia per la corrente elettrica che per il gas.
Tra i piani cottura alimentati a corrente e realizzati in vetroceramica, quelli che consumano meno sono senza dubbio quelli a induzione. Questo perché riscaldando direttamente la pentola, evitano inutili dispersioni di calore. Nel caso dei piani a induzione, infatti, la dispersione di calore è pressoché nulla, rispetto ai piani elettrici radianti o alogeni, che hanno dispersioni di circa il 50%. Infatti, il rendimento di questi sistemi innovativi, sfiora il 90%.
Siamo dunque arrivati al termine di questa nostra lunga guida. Ciò che è stato detto dovrebbe averti aiutata a capire quali siano i piani cottura più adatti alle tue esigenze, o almeno lo spero! Se sei interessata ad altri argomenti correlati, approfitta del nostro sito e approfondisci anche le altre tipologie di piani cottura in commercio, per schiarirti ancora di più le idee. Se invece sei decisa, non attendere oltre, il tuo nuovo prodotto ti aspetta!